martedì 14 luglio 2015

Recensione #23 - "Marina" di Carlos Ruiz Zàfon.

Ciao a tutti, leoncini ruggenti ^____^
Come va? Come procede l'estate? Io mi sono davvero stancata di stare sui libri e non vedo l'ora che questa sessione estiva (ma in effetti io non ho sessioni, perché ho esami TUTTI i mesi dell'anno tranne Agosto T^T) finisca, così potrò crogiolarmi al sole come tutto il resto del mondo. -__-
Oggi vi parlo di un libro che ho terminato ieri sera :) Andiamo?!


Titolo: Marina
Autore: Carlos Ruiz Zafòn
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Bestsellers
Pagine: 308
Prezzo: 15€
Anno pubblicazione: 2010

Valutazione
 
TRAMA

Barcellona, fine anni Settanta. Oscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Oscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Oscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza. Scritto prima de "L'ombra del vento" e "Il gioco dell'angelo" questo romanzo ne anticipa i grandi temi: gli enigmi del passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona. 

- L'opinione di Manu -

Comincio col dire che avevo questo libro sulla mia libreria da un bel po'. Come quasi tutti i libri, tra l'altro xD Ma ero titubante. Ogni qualvolta compro un libro o ne vedo uno che mi incuriosisce, vado sempre alla ricerca di recensioni/pareri/video per capire cosa ne pensano gli altri. E questo non è un bene, perché poi alla fine mi lascio prendere dal panico e dall'incertezza, e prima di iniziare a leggerlo o prima di comprarlo ci metto sempre un secolo.
E a volte non mi piacciono, ma altre volte mi piacciono. Ed anche tanto!
Questo ne è un esempio. Ma procediamo con la recensione, prima che scriva un mezzo papiro solo di introduzione °_°

Vie del Barrìo Gotico
Questo è il primo libro di Zafòn che leggo e devo dire che ne sono rimata piacevolmente colpita. Tutti i suoi libri, sperando di aver capito bene, sono ambientati nella Barcellona di varie epoche. Io non sono mai stata in questa bellissima città, ma solo avendo letto 'Marina' mi è sembrato di passeggiare, correre e visitare tutti i posti dove il nostro protagonista ha messo piede. Solo, o in compagnia. 
Barcellona mi è sempre sembrata una città solare, allegra, colorata e piena di vita, divertimento ed altro. Ma Zafòn è riuscito a farmi conoscere, a farmi sentire sulla pelle, una Barcellona oscura, tenebrosa, piena di vicoli e viuzze in cui si annidano i più disparati pericoli.
La storia narra di un'avventura nata per caso che poi si è evoluta in qualcosa di più, sia emotivamente che proprio per i fatti che accadono. 
Il nostro protagonista, Oscar Drai, è un ragazzo quindicenne che vive in un collegio poiché i suoi genitori sono sempre indaffarati e in giro per lavoro. Animato dalla curiosità tipica dei ragazzi della sua età e dall'intrapendenza a volte fin troppo sfacciata, passa tutto il suo tempo libero - le pause pranzo, la pausa tra la fine delle lezioni e la cena, le vacanze - girovagando per le strade di Barcellona.
Ed è proprio in una di queste strade che la nostra storia ha inizio. Un pomeriggio, durante il suo giro di routine, Oscar si imbatte in una sontuosa, ma misteriosa, villa. La sua attenzione viene prima attirata da un gatto che sta per entrare nel cancello e che tra le fauci trasporta il cadavere di un passerotto. Di lì a poco sente il bisogno di avvicinarsi a quel cancello che, guarda caso, non è chiuso. Il ragazzo entra nel giardino, lo attraversa e viene attirato poi da una dolce musica e da una voce melodiosa e soave che canta su quelle note. Trova una porta-finestra aperta e si ritrova nel soggiorno di quella casa, notando anche da dove proviene quella voce: un grammofono. Sempre più attirato, si avvicina e nota sul tavolino, accanto allo strumento, un orologio d'oro da tasca. Lo prende per osservarlo. Ce l'ha ancora in mano quando una figura, alzandosi da una poltrona posta di spalle al grammofono, lo fa scappare a gambe levate. Si accorge di aver rubato l'orologio quando è già in collegio.
Qui si confida con il suo amico JF che lo accusa in modo scherzoso di essersi macchiato di furto e violazione di domicilio.
Di lì a pochissimi giorni, Oscar decide di tornare in quella casa per chiedere scusa al proprietario dell'oggetto e restituirlo. Ma da quel giorno la sua vita cambierà totalmente: incontra Marina, la figlia di Gèrman, un pittore dalla personalità particolare.
Il rapporto che si verrà a creare tra i due ragazzi sarà all'inizio di 'conoscenza' e pian piano si rafforzerà fino a superare i confini dell'amicizia. Ma la storia d'amore è un leggero e velato sottofondo a tutta la storia, a tutto quello che i ragazzi scopriranno.
Presente e passato si fondono per dare giustizia a quello che è stato e per evitare che si ripeta in futuro. Per estripare il male e la pazzia dal mondo. 
Tibidabo: albero e villa nella nebbia
Mi aspettavo una storia davvero diversa da quella che poi è in realtà. Ma è stata una sorpresa piacevole.
I personaggi sono molto più dei tre che vi ho nominato; sono personaggi tetri, oscuri e, a volte, malvagi. Persone vittime di un passato che le ha catapultate in una vita totalmente diversa; in una vita che immaginavano totalmente diversa. Più felice, più luminosa. Una vita che li avrebbe salvati dalla loro povertà.
Personaggi che sono stati costretti ad abbandonare qualcuno o qualcosa, che sono stati vittime di altri e che hanno perso tantissimo.
A fare da cornice c'è la magnifica città, descritta molto bene da Zafòn e che riesce a farti essere lì, accanto ai tuoi personaggi. Come un turista che si è perso e si trova catapultato, come Oscar e Marina, in qualcosa più grande di lui.
La storia mi ha catturata interamente, l'ho letto in pochissimo tempo.. dato che sto preparando tre esami. Rendiamoci conto xD 
E' stato anche merito dell'impaginazione: i margini sono molto larghi ai quattro lati della pagina e la dimensione della scrittura abbastanza grande. Quindi, credo che anche se consta di 308 pagine, se fosse stato curato diversamente dal punto di vista stilistico, avrebbe perso qualche decina di pagine. Ma poco importa.
Non ho dato 5 zampette perchè c'è qualcosa che sembra inverosimile e che ti fa rendere conto che si tratta comunque di un romanzo per ragazzi. Ma mi è piaciuto davvero tanto.
Non mi resta atro che consigliarlo a chi ama i misteri da risolvere, le indagini e l'amicizia che può nascere per caso. A chi piace viaggiare e perdersi tra i meandri delle altre città, a chi ama un po' di magia e fantasia anche nella vita reale.
Se posso dire la mia.. mi ha ricordato 'Frankestein' di Mary Shelley e 'Shadowhunters. Le origini' di Cassandra Clare. Perché? Beh.. questo tocca a voi scoprirlo. ;)
Vi raccomando lasciatemi qualche commento, sono sempre ben graditi.

Non mi resta che augurarvi sempre tante buone letture, alla prossima. 
Manu

2 commenti:

  1. Ciao!
    Grazie per essere passata da me, condivido subito l'iscrizione.
    Trovo che questo scrittore sia bravissimo, questo libro è stato una bellissima sorpresa.
    A presto

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    Risposte
    1. Ciao Susy! :)
      Grazie a te, per aver ricambiato l'iscrizione!
      Sì, Zafòn è stata una piacevolissima scoperta e appena posso ho intenzione di recuperare tutti i suoi libri!

      A presto,
      Manu.

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