martedì 14 aprile 2015

Recensione #10 - "Shadowhunters - Le Origini. La Principessa." di Cassandra Clare.

Ciaooo leoncini! *^*
Come state? Spero bene. Io sono ancora - perennemente - immersa nello studio.
Non è proprio un periodo sereno e rilassato, considerando che non posso nemmeno più praticare il mio sport preferito >_< No, non sono incavolata. Di più!! *grr*
Oggi, anche se con un po' di ritardo, vi parlo dell'ultimo libro letto e l'ultimo di una saga che.. non trovo le parole, oddio!
Ci vediamo tra qualche copertina e trama e dettagli sul libro ;D


Titolo: Le Origini. La Principessa (The Infernal Devices #3)
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Pagine: 553
Prezzo: 17€ (versione rilegata) - 12€ (versione brossura)

Valutazione

TRAMA

Una rete d'ombra si stringe sempre di più intorno agli Shadowhunters dell'Istituto di Londra. Mortmain progetta di usare un esercito di automi spietati per distruggere una volta per tutte i Cacciatori. Gli manca un solo elemento per completare l'opera: Tessa Gray. Intanto, Charlotte Branwell, capo dell'Istituto, cerca disperatamente di trovarlo per impedirgli di scatenare l'attacco. E quando Mortmain rapisce Tessa, Will e Jem, i ragazzi che ambiscono alla conquista del suo cuore, fanno di tutto per salvarla. Perché anche se Tessa e Jem sono fidanzati ufficialmente, Will è ancora innamorato di lei, ora più che mai. Tuttavia, mentre chi le vuole bene unisce le forze per strapparla alla perfidia di Mortmain, Tessa si rende conto che l'unica persona in grado di salvarla dal male è lei stessa. Ma come può una sola ragazza, per quanto capace di comandare il potere degli angeli, affrontare un intero esercito? Pericoli e tradimenti, segreti e magia, oltre ai fili sempre più ingarbugliati dell'amore e dell'abbandono si legano e si confondono mentre gli Shadowhunters vengono spinti sull'orlo del precipizio...

- L'opinione di Manu -
***Possibili SPOILER per chi non ha letto 'L'Angelo' e 'Il Principe'***

Leggi la saga di The Infernal Devices, avevano detto. E' bellissima, avevano detto. 
E lo è. Diamine, se lo è. E' sicuramente una delle più belle saghe che io abbia mai letto. Ma quanto può straziarti il cuore?! Il mio piccolo dolce cuoricino è stato pestato, poi rinvigorito, riempito e colmato di gioia immensa, per essere poi rifatto a pezzi e riassemblato con del banale nastro adesivo. Ma vediamo di mettere un po' di ordine a tutti i pensieri che mi frullano per la testa.
Ho terminato la lettura de 'La Principessa' sabato scorso, ma tra lo studio e il voler assimilare questo libro prima di sparare parole a vanvera, ho ritardato con la recensione. E non so nemmeno se ho fatto bene ç_ç perché non è che la confusione e il groviglio di sentimenti contrastanti, che mi portavo e mi porto dentro, si sia attenuato. O abbia almeno avuto la decenza di prendere una posizione. 

In quest'ultimo capitolo, ritroviamo tutto il peso di quanto è successo nei due libri precedenti: il salvataggio di Tessa e la sua accoglienza/permanenza nell'Istituto di Londra, che divide il Consiglio; la conoscenza dei suoi poteri; le indagini, più o meno riuscite, su chi fosse il Magister; Mortmain che inganna i nostri amici Cacciatori; il cuore di Tessa diviso tra Jem e Will; la precarietà della figura di Charlotte a capo dell'Istituto e la difficoltà di essere una donna in un mondo per uomini; Henry che non viene mai preso in considerazione dal Consiglio o dal resto dei Cacciatori; la maledizione che grava su Will e che è la ragione per il suo comportamento poco gentile; la maledizione che non esiste; il tradimento di Jessamine; la morte del fratello di Tessa; il cambio di rotta di Gideon Lightwood; la gravidanza di Charlotte; ecc ecc.
Il libro si apre con un evento sia ridicolo sia disgustoso: Gabriel Lightwood arriva all'Istituto chiedendo aiuto. I Cacciatori presenti all'Istituto, o meglio.. quasi tutti, si recano a casa Lightwood per sistemare il problema. Definitivamente.
L'ho trovato un inizio quasi studiato, perché sembra come se la Clare abbia voluto riscattare Will e abbia dato un piccolo indizio su quanto il ragazzo avrebbe ottenuto nel corso del libro.
Onestamente, non mi va di parlare della trama. Come ho sempre detto, i libri della Clare (ma tutti i libri, per carità) vanno assaporati pagina dopo pagina. Non è certo una bella cosa leggere un libro di cui si conosce già la fine o quello che succede ad uno dei personaggi. Giusto?!
Quindi, proverò solo a descrivervi le mie emozioni e quello che ho provato.

Se nei primi due libri avevo imparato a conoscere i vari personaggi e ad apprezzarli o disprezzarli o a chiedermi da che parte stessero, in questo ultimo capitolo della saga ho amato alcuni e odiato altri; sono stata delusa da qualcuno e piacevolmente stupita da altri.
Ho apprezzato la fragilità di Charlotte, come capo dell'Istituto di Londra, e la sua forza nel voler fare del suo meglio e nel voler dare sempre fiducia ai suoi ragazzi.
Ho conosciuto un nuovo lato di Henry: un uomo che ha cominciato ad essere più presente e più attivo nella storia, sempre però mantenendo fede alla sua passione, le invenzioni; un uomo che ha fatto di tutto per proteggere la sua famiglia, sua moglie e l'Istituto.. rischiando quasi la vita. E perdendo qualcosa.
Ho apprezzato tantissimo Sophie: una ragazza determinata, leale, piena di amore incondizionato per la sua 'padrona' e che è stata premiata per questo.
E anche Bridget: su di lei ero un po' titubante; la sua passione per le canzonette lugubri e tristi, mi facevano insospettire ma senza motivo. Ha difeso i suoi 'padroni', nel momento del bisogno, a spada tratta e senza battere ciglio. Senza 'ma' e senza 'se'. Solo armandosi e partendo con loro.
E veniamo a loro, so che state aspettando questo momento :P
Jem: questo ragazzo l'ho visto cambiare e restare lo stesso. Ho visto prima il suo animo gentile, il suo avere sempre parole dolci e gentili da elargire a destra e a manca, qualche battutina di qua e di là, e un cuore grande. Ma ho anche visto cosa, il disprezzo per la vita del Will, abbia provocato in lui. Una rabbia e una delusione improvvisa, anche se sono scomparse così come sono uscite fuori. Perché Jem non capiva proprio come Will potesse prendere così sotto gamba la sua vita, quando aveva davanti agli occhi l'esempio lampante di un ragazzo che non poteva avere nulla ma che continuava a far di tutto per VIVERE quel po' di vita che ancora gli restava; per amare ed essere amato.
Will: io l'ho amato sin da quando Tessa lo vide per la prima volta, a casa delle Sorelle Oscure. Per me sono e saranno sempre Tessa&Will. Erano complementari. Will è quel tipo di ragazzo strafottente, arrogante e maleducato, a volte, ma che ha un cuore enorme e ama in modo incondizionato. Ha sempre solo cercato di proteggere le persone che amava, perché stava cercando di fare la cosa giusta. O quello che lui credeva fosse giusto fare.
Tessa: con lei ci sono stati qualche alto e qualche basso; ma tutto sommato l'ho amata. E le scoperte che ha fatto in questo capitolo della saga, sono state fenomenali. Ha scoperto chi è, cosa può fare, perché è così. *_______* Wow!!
Gabriel&Gideon Lightwood: la loro svolta mi è piaciuta. Anche con qualche tentennamento, hanno dimostrato di essere giusti e di schierarsi dalla parte del bene. BRAVI!!
Cecily Herondale: la sorellina di Will è stata una piacevole scoperta. Anche se era cresciuta con una visione sbagliata dei Cacciatori, ha dimostrato di meritare quel titolo - Cacciatrice - tanto quanto il fratello. Una ventata d'aria fresca in un capitolo tetro e cosparso di oscurità e pericoli imminenti.

Il triangolo amoroso non è affatto scontato, come ho già detto. E' stato ben costruito, ben calibrato e stravolto più volte. La Clare sa quello che fa e scrive.
Penso di aver detto tutto.. non voglio scrivere una filippica logorroica xD e non voglio spoilerarvi nulla. E siccome sono già tre volte che cancello frasi troppo spoilerose, mi fermo qui.
L'unico appunto che sento di dover fare alla Clare è l'epilogo. Perché, zia Cassie? Che motivo c'era? Personalmente, vorrei fare finta che non esista.. non perché sia brutto. Ma perché sembra che la Clare sia stata indecisa nel prendere la decisione che sembrava aver preso negli ultimi capitoli, o che.. boh, non lo so. Mi ha lasciato un retrogusto amaro. Sembra forzato.

Al di là di tutto, ho trovato questa saga forse anche più bella di The Mortal Instruments. E' stata piena di passione, di amore, di sentimenti, di rabbia e tradimenti, di scoperte e inganni, di missioni.. di tutto quello che ci si aspetta da una saga urban fantasy/steampunk.
CONSIGLIATISSIMO!

E voi cosa ne avete pensato? Lasciatemi un commento!! :)

Vi auguro SEMPRE tante buone letture.

Manu

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